tag:blogger.com,1999:blog-64987464741968952772024-03-05T05:04:20.652+01:004WDreamSouth Africa, Namibia , Botswana Tour Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-86716887071720753332017-03-21T23:00:00.001+01:002017-03-21T23:00:14.647+01:00<div><br></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Vc9tXjKLXbN2qMc74XwDVJbXbvEc1ASghDIiJfvsP9ZQXFb40gPY1k-Ep1Bw9PC9eCWNo_aviOcbIHYITZVvkd5Zeou5u-hkZu6dKOmoFcq3heA_Yp0b0Q7Vz1DxnrlemYsWzsYXz1M/s640/blogger-image--703483066.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Vc9tXjKLXbN2qMc74XwDVJbXbvEc1ASghDIiJfvsP9ZQXFb40gPY1k-Ep1Bw9PC9eCWNo_aviOcbIHYITZVvkd5Zeou5u-hkZu6dKOmoFcq3heA_Yp0b0Q7Vz1DxnrlemYsWzsYXz1M/s640/blogger-image--703483066.jpg"></a></div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-82933763537711514702017-01-11T03:24:00.001+01:002017-01-11T04:21:39.824+01:00End to the WildNon posso essere felice nello scrivere questo ultimo post.<div>Non posso esserlo in quanto ultimo.</div><div>Posso però essere attratto dalla storia che il mondo selvaggio e forte dove abbiamo vissuto in questi giorni mi ha lasciato sulla pelle.</div><div>Una storia di fantasia, che non ha per protagonisti il Re incontrastato della foresta ne tantomeno il maestoso elefante.</div><div>Bensì due piccole creature, create dalla stessa mano che creò il Re e l'elefante, forse con un impegno minore ma certamente con una grande arte.</div><div>La storia inizia in un solco su di una pista sabbiosa lasciato da un pneumatico di un fuoristrada, ed inizia così:</div><div><br></div><div>Un rumore sordo e lo spostamento d'aria di un auto fa sobbalzare e spaventare la povera dama bianca, la quale intenta ad attraversare la pista sterrata, per poco non veniva travolta.</div><div>Ancora impolverata e mezza tramortita si vede arrivare addosso un'ombra rotolante.</div><div>Chiude gli occhi, quasi a non vole assister alla propria morte quando ad un tratto l'ombra si arresta e, dietro essa una voce esclama " ciao dama, sei tutta intera ?"</div><div>Ohi si Sterk, sto bene ma per poco questo fuoristrada non mi schiacciava.</div><div>Anche io ho rischiato dama, ma per fortuna il tipo alla guida mi ha visto e mi ha evitato.</div><div>Io non ne posso più di questo posto Sterk, vorrei partire, andare lontano, sogno mondi nuovi e diversi.</div><div>Vorrei lasciarmi alle spalle tutta questa sabbia che mi impolvera le mie otto zampette.</div><div>Vorrei poter vedere cose nuove e sopratutto vorrei avere a che fare con il mondo ricco, non come te per esempio.</div><div>Sterk, un po' rattristato, guarda la dama che con quattro zampette si pulisce le altre quattro ancora appoggiate in terra e le chiede.</div><div>È come pensi di fare dama ? Come pensi di scappare dal tuo mondo ?</div><div>Non capisci nulla Sterk, guarda laggiù, i due del fuoristrada si sono fermati ed hanno lasciato aperta la porta del fuori strada ed il loro zaino. Mi infilerò dentro e mi farò portare via da loro, ovunque vadano.</div><div>Ma dama, a voce bassa sussurra il sempre più triste Sterk, questo significa che non ci vedremo mai più.</div><div>Che mi importa, fredda e secca, risponde la dama bianca.</div><div>Io sono di alta classe, sarò ammirata e potrò dare sfoggio della mia infinita classe, mentre tu.....tu misero, continuerai a muoverti nella sabbia di questo arido deserto.</div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Così, quei due tipi alla guida del fuoristrada, ignari di aver con se un ospite, anzi una elegantissima e nobile ospite, terminano il loro meraviglioso tour attraverso il Sud Africa, la Namibia ed il Botswana.</span></div><div>Con grande rammarico riconsegnano Jumba, la fedele compagna motorizzata la quale ha consentito loro di percorrere più di 7000 km molti dei quali su sterrati sabbiosi e piste fangose.</div><div>Si sono girati indietro non per un addio bensì per un arrivederci e sono ripartiti, come sempre fanno, per tornare ad essere ciò che realmente sono, ovvero dei sognatori i quali sognano di viaggiare e poi viaggiano davvero, per sognare ancora e ripartire nuovamente.</div><div>Questi due tipi, che altri non sono se non .....noi, arrivano a casa.</div><div>Un freddo artico avvolge il paese e le temperature sono abbondantemente sotto lo zero.</div><div>La dama bianca, ancora nascosta dentro lo zaino, inizia ad avvertire una sensazione mai sentita prima.</div><div>Le otto zampette tremano e il fiato si condensa sembrando fumo uscire dalla bocca.</div><div>Ad un tratto sente lo zaino aprirsi ed una corrente gelida le attraversa le membra.</div><div>Sente la voce di Gianni che chiede a Gisella: la roba che c'è nello zaino dove la posso mettere ?</div><div>Lei risponde: tira fuori tutto e lascia sul tavolo.</div><div>La dama sente lo zaino capovolgersi ed un grande frastuono la catapulta, insieme a tutto il resto su un tavolo in legno.</div><div>Lei cade, il freddo ancora più pungente di una casa lasciata con il riscaldamento spento per settimane quando fuori è sotto zero le riporta alla mente il caldo del suo deserto, le notti fresche e stellate trascorse a parlare con il suo amico Sterk.</div><div>In quel momento si rende conte di quanto la sua voglia di apparire le abbia tolto la capacità di essere.</div><div>Si riprende dalla botta subita cadendo sul tavolo, si mette a correre con un unico obiettivo: tornare a casa, nel suo mondo, nel suo essere.</div><div>Mentre corre vede un ombra, le pare grande, come quella che Sterk ( il suo amico stercoraro ) genere facendo rotolare una pallina di sterco per chilometri.</div><div>L'ombra si avvicina e lei ruotando il capo si gira cercando il suo fedele amico sino a quando....SBAAANNNG !!!!</div><div>Una botta tremenda la uccide.</div><div>Tutto a posto urla Gisella dalla camera da letto ?</div><div>Si tutto ok, risponde Gianni dalla sala, c'era solo un ragno.......</div><div><br></div><div>La dama bianca, tipico ragno di color bianco la quale ha la caratteristica di sollevare le zampe anteriori se attaccata o impaurita, noi l'abbiamo vista.</div><div>Sterk, il simpatico scarafaggetto che di mestiere sposta merda altrui per la savana, noi l'abbiamo visto.</div><div>Nonostante la storia, nessuno dei due è davvero morto e nessuno dei due è mai partito, come in tutti i film è solo finzione.</div><div>Ciò che invece non è finzione è il nostro essere stati rapiti da questo mondo e da chi in esso trova ogni giorno la vita.</div><div>Un mondo talvolta selvaggio, dove il confronto fra uomo e natura è quotidiano e costante.</div><div>Dove tu uomo non ti senti più quel Superman metropolitano bensì scopri di essere un nulla mischiato con nessuno e somigliare molto più ad un invitante pasto per un animale predatore piuttosto che una caviglia da mordere da un serpente o, se sei vicino alla corte della dama bianca, un bel morso velenoso.</div><div>Rientriamo da un mondo dove non chiudi la porta per evitare che entrino le mosche....</div><div>Rientriamo da un mondo dove non accendi il fuoco con l'unico scopo di farci da mangiare sopra.</div><div>Rientriamo da un mondo dove uomini e animali sono liberi di abitarvi, tutti !</div><div>Liberi di essere parte di quel mondo significa liberi di cercare di sopravvivere, ogni giorno, ogni notte.</div><div>Rientriamo da un mondo che talvolta ci ha intimorito, talvolta ci ha impaurito, sempre però ci rapito e stupito.</div><div>Lo lasciamo come lo abbiamo trovato, nel rispetto di una natura che mai come in questo viaggio, ci ha dimostrato di essere viva ed esplosiva.</div><div>Rientriamo verso la nostra fredda casa, ma avendo avuto cura prima di controllare che nessuna dama bianca avesse chiesto l'autostop.</div><div>Rientriamo senza esserci dimenticati di tutte le persone incontrate ( a dire il vero poche per fortuna ) e di tutti gli esseri viventi che non appartengono alla categoria umana ( tanti per fortuna ).</div><div>Dal millepiedi gigante, passando per la iena, il ghepardo, il suo cugino leopardo, le mille zebre, i rinoceronti, i ciccionissimi ippopotami, i temibili ma catalizzanti elefanti ed infine, ma non perché meno importante, il piccolo e laboriosissimo stercoraro.</div><div>Chiedo a Gisella, di tutti le creature viste, se tu dovessi nascere animale, cosa sceglieresti ?</div><div>Leopardo ovviamente, mi risponde Gisella.</div><div>E tu, mi chiede.</div><div>Io.......se nascessi animale vorrei avere la forza dell'elefante, l'astuzia del ghepardo e vorrei starmene tutto il giorno a mollo nell'acqua come l'ippopotamo.......però probabilmente il destino mi farebbe nascere stercoraro e sposterei merda tutto il giorno, come sempre !</div><div><br></div><div>Questo viaggio finisce, ma non i sogni ed i nuovi desideri che esso ha generato.</div><div>Abbiamo vissuto esperienze importanti, da soli, sapendo che la sola forza che si ha è la forza che siamo o sappiamo essere.</div><div>Abbiamo visto visi nuovi, conosciuto amici ancora nascosti, ci siamo immersi nel loro mondo ma cercando di scapparne ed essere soli, così come piace a noi, appena possibile.</div><div>Questo viaggio ha avuto inizio e fine a Johannesburg, è come una lancetta di orologio ha girato in senso orario portandoci a percorrere una sorta di anello da est verso ovest, poi a nord, nuovamente a est per poi tornare a sud.</div><div>Abbiamo respirato l'aria secca dei deserti è quella umida delle foreste del Nord.</div><div>Abbiamo percorso piste polverose e sabbiose per poi immergere il fuoristrada sino al cofano nei guadi e nelle pozze delle foreste.</div><div>Abbiamo passato notti sotto stelle sconosciute e ascoltato ruggiti dare fine ad una vita.</div><div>Vorremmo essere li anche ora, vorremmo ritornare sotto quei cieli e lasciare che il mondo si fermi per noi.</div><div>Mi piacerebbe davvero chiudere gli occhi e risvegliarmi di fronte alla duna che ho salutato mentre il nuovo anno nasceva.</div><div>Mi piacerebbe......ma occorre tornare perché questo è l'unico, vero modo per poi poter ripartire.</div><div>Un passo alla volta, come sempre, anche solo un metro alla volta, ma mai mollare, andare, proseguire senza fermarsi mai e sopratutto cercando di conquistarteli davvero quei metri.</div><div>Esattamente come Sterk, il quale spingendo a braccia quella sua pallina di cacca, chissà ora dove sarà arrivato, chissà quanta strada avrà fatto e chissà.....se un giorno sentirà nuovamente l'aria di un fuoristrada che gli passa accanto, chissà.....potrebbero essere quei due che nella storia, e speriamo solo nella storia, avevano dato un passaggio alla sua dama.</div><div><br></div><div>Emozioni e sensazioni:</div><div>La Namibia ci ha stregato per la sua infinita vastità desertica. Mille colori, mille sabbie e rocce. Sfumature che si intersecano fra loro come se un pittore le avesse debitamente studiate ed abbinate.</div><div>Il vento caldo che ti asciuga gli occhi e ti inaridisce la gola altro non è se non il respiro di un deserto sconfinato il quale termina solo nell'istante in cui ha inizio l'oceano.</div><div>La Namibia fa sognare.</div><div><br></div><div>Il Botzwana ci ha tolto il fiato, talvolta facendo tremare la mani e sussultare il cuore.</div><div>Il suo essere selvaggiamente verde richiama una moltitudine di animali che vivono, uccidono e muoiono raccogliendosi attorno alle pozze d'acqua e facendosi ammirare nel loro habitat facendoti sentire quasi fuori luogo.</div><div>Dormire in Botzwana, nel buio della notte illuminata solo da mille stelle e sonorizzata con mille suoni animali, è un momento di estrema maturità per noi bipedi. Un istante che riaccende il desiderio di restare.</div><div>Il Botzwana è terribilmente attraente.</div><div><br></div><div>Il Sud Africa, sebbene un po' trascurato in questo nostro viaggio, ha saputo regalarci forti contraddizioni e farci meglio comprendere la stupidità umana del separare esseri, fra loro uguali, a meno del colore.</div><div>Gli infiniti rettilinei, le strade spesso pericolose ed una natura anche qui esplosiva, ci rapivano gli occhi oltrechè il cuore.</div><div><br></div><div>Viaggio in pillole:</div><div>Mezzo utilizzato: Toyota Hilux</div><div>Problemi meccanici: Nessuno</div><div>Pneumatici forati:Nessuno </div><div>Problemi di salute: Nessuno</div><div>Rompicoglioni Incontrati: Uno ( ma non dirò il suo nome, però è svizzero )</div><div>Multe prese: Una in Botzwana ( causa eccesso di velocità, costo verbalizzato 720 Pula. Multa pagata dopo contrattazione 220 Pula senza scontrino.... )</div><div><br></div><div>Alcune regole di guida:</div><div>Il volante è di fronte al sedile di destra......</div><div>Quando deciderete di mettere la freccia accenderete i tergicristallo....</div><div>Quando pioverá invece, metterete la freccia......</div><div>La corsia più lenta è quella di sinistra......</div><div>La voce che vi arriva da sinistra, presumibilmente, è quella di vostra moglie.</div><div>Agli stop, ha la precedenza solo chi si è arrivato prima ( ovvero, ad un incrocio a 4 strade, se 4 auto giungono, avrà la precedenza a transitare chi per primo è arrivato allo stop. Siccome fra il primo ed il quarto passano pochi istanti, vi immaginate voi in Italia cosa accadrebbe ??? )</div><div><br></div><div>Per tutto il resto.....godetevi il paesaggio ma attenzione ad una cosa importantissima....</div><div>Occhio al mio amico Sterk !!!!</div><div><br></div><div>Viaggio terminato, sogno realizzato.</div><div>Si sogna per viaggiare.</div><div>Si viaggia per sognare.</div><div><br></div><div>Mai mollare, mai fermarsi, </div><div><br></div><div>G&G</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYbN74aHS8S6OV1Trfq0OTzJGH6vtRcvcDS6v9j8wujHXGDJyX0RYytb0eWn3l_9wmcdQ5ttYqsGBw5A8SLEAZvQ3jxpSOSD6LB7v05O5a1izZ-IdJsFMJZ81N1aBQ-Er-CXQq9QThqk/s640/blogger-image-587348608.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYbN74aHS8S6OV1Trfq0OTzJGH6vtRcvcDS6v9j8wujHXGDJyX0RYytb0eWn3l_9wmcdQ5ttYqsGBw5A8SLEAZvQ3jxpSOSD6LB7v05O5a1izZ-IdJsFMJZ81N1aBQ-Er-CXQq9QThqk/s640/blogger-image-587348608.jpg"></a></div></div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhin5ADaeUL4S_FtRjVNcO-_QPo0YvoPFOOGCkBHTsM-NLLNqO6EXBlRkR6hBHFLiJdj71L9pJ2YVW0ojponxiY6fNAzYsZ7Nc-8NTUvNolCM_xbutXKO91i-VJgzX1PPn50poV_jwwQPY/s640/blogger-image--910717760.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhin5ADaeUL4S_FtRjVNcO-_QPo0YvoPFOOGCkBHTsM-NLLNqO6EXBlRkR6hBHFLiJdj71L9pJ2YVW0ojponxiY6fNAzYsZ7Nc-8NTUvNolCM_xbutXKO91i-VJgzX1PPn50poV_jwwQPY/s640/blogger-image--910717760.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii49uGnInbymicdAOLmt1hbTlN5xwcU_QDFniXdaKGZ5tI1VjS50qL9ql2KnlQEMA9W7ly3GsTUxpQP1kWiy79yyjGUJ1yrcG0KKuQj5h_7884oZyn88wKrXb4c4WN7XEltYpOg5rl7tA/s640/blogger-image--222766422.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii49uGnInbymicdAOLmt1hbTlN5xwcU_QDFniXdaKGZ5tI1VjS50qL9ql2KnlQEMA9W7ly3GsTUxpQP1kWiy79yyjGUJ1yrcG0KKuQj5h_7884oZyn88wKrXb4c4WN7XEltYpOg5rl7tA/s640/blogger-image--222766422.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTarKvZFT41jmrzaTNc37om6dAm0xqvunLoFQ3qLNZa2ZJknAJ1sa8wnTSD6DtiYcdC4QXtjZK3eQsGUknPhzomXxODnWVLhP6XXRhEeObY_g4SqRt4PXr0rngwXd47LYNNGzYsutXhME/s640/blogger-image--485525353.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV9-96bHXkW8Q2iMEGVpMkkqUfXJfSB4OzwrHYgKo0c1BdfaJoe4LcrPpLSbEDmygE4GdXrLEmqerN1kDg9YjldXMqWEsH09DgSmhs3G3m-koShxLLpKfWRqdv-FuPLB4Oaj5FPkPypuM/s640/blogger-image--1926331404.jpg"></a></div></div></div></div></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div></div></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-3282978324198747072017-01-08T07:40:00.001+01:002017-01-08T07:40:22.657+01:00Il barrito del Botzwana Ci lasciamo alle spalle l'area desertica e arida della Namibia del sud e del centro e, poco a poco, ci avviciniamo ad una lingua di terra denominata Caprivi Strip posta al nord.<div><div>Questa zona, improvvisamente si presenta come uno smeraldo luccicante, verde e rigoglioso nel suo essere ricco di natura.</div></div><div>Iniziamo a scorgere i primi villaggi realmente abitati da chi riconosci essere un uomo felice.</div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Un sorriso, tutto ciò che hanno, ma non lo nascondono mai, nonostante vivano in baracche di fango e legno.</span></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Le donne, i mille bambini, gli uomini, sanno di pulito e felice nonostante, apparentemente abbiamo meno di noi.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Li guardo e scruto in ognuno di loro quell'essere appagati e gioiosi di vivere che, io per primo, noi tutti dovremmo sempre avere.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Poi invece, il nostro voler essere o forse apparire più di altri ci porta a stringere i pugni, ringhiare alla vita e non essere mai nelle condizioni per dire grazie, quel grazie che nulla costa ma tanto rende quando ti svegli al mattino e senti di avere ancora un respiro da donare al mondo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Diversi check point si susseguono e scopriamo come quest'area sia anche soggetta a restrittivi controlli sul trasporto di eventuale carne.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Al fine di evitare il diffondersi di malattie come afta epizotica, le carni degli animali allevate in determinate aree sono vietate nel resto del paese.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Osservo quei bambini che giocano con il nulla e quegli adulti che del nulla fanno motivo di dialogo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ripenso alla mia vita, a quella di molti come come me i quali, ogni giorno, cercano un modo per essere il centro di un argomento senza mai pensare che per una volta il centro sia di altri e per una volta nella vita quindi, si sappia solo ascoltare.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">La frontiera con il Botzwana si avvicina e a darci il benvenuto troviamo un gruppo di babbuini, maschi e femmine con in grembo i loro piccoli.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Osservandoli non ho dubbi riguardo la nostra discendenza da loro.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Sono come noi, semplicemente si vogliono più bene, e forse in questo sono migliori.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">La frontiera, rispetto a molte altre passate, risulta essere semplice ed in poco tempo siamo fuori.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ci dirigiamo verso il punto di accesso del parco Chobe, uno dei luoghi più selvaggi della terra nonostante celi in se stesso mille contraddizioni.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">In questo parco, regna selvaggia una natura animale spaventosamente bella. In questo parco non vive uomo. In questo parco ci puoi venire in aereo e dormire in lodge da 2000 dollari a notte oppure, corazzati il cuore e decidi di affrontare le impervie piste sterrate di argilla densa ed appiccicosa come il miele e dormire in tenda nella notte nera, quel nero che se non hai mai visto una notte sollevando il capo quando sei davvero solo e lontano dal mondo, non sai cosa sia.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Noi, scegliamo quest'ultimo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">La strada asfaltata si fa stretta, ad un tratto un cartello ci indica che l'asfalto sta per terminare.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Alzo lo sguardo e di fronte a me scorgo una immagine che sino a quel momento avevo visto solo nei documentari.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Una strada rossa di argilla, più stretta del fuoristrada si staglia in salita di fronte a noi.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ai lati una gran vegetazione di piante verdi e sul terreno due solchi che, come binari mi incanalano la vettura su di essi senza lasciarmi possibilità di iniziativa.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Inserisco le quattro ruote motrici ed entro in apnea, agendo sull'acceleratore con la stessa delicatezza con la quale afferreresti una rosa.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Il veicolo inizia a salire, verso un orizzonte che non conosco ed incuneandosi sempre più nel nero di una foresta ricca di vita.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">I chilometri che dovremo percorrere in quelle condizioni sono tanti, circa duecento, e vedere scorrere i metri di fronte a me uno dopo l'altro lentamente come se non dovesse esserci un futuro, questo mi riporta indietro al viaggio fatto in Mongolia.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Anche per quel viaggio e quelle strade, il metro era diventata la mia unità di misura, ed ogni metro conquistato,era un respiro o forse un sospiro.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ma in Mongolia, tolto i lupi la notte, non dovevo preoccuparmi di altro se non della strada.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Qui è diverso.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Enormi cacche, popò, escrementi e chiamateli come volete, sono sulla sottilissima striscia di terra che stiamo seguendo, Gisella ed io, soli come sempre.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Non sono un esperto di animali ne tantomeno un talento in finezza e bon ton, per questo ad un tratto, pur in apnea per la guida in quelle condizioni, prendo il coraggio di parlare e dico a Gisella " una merda così grande può uscire solo da un culo altrettanto grande......e le antilopi ce l'anno piccolino"</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Quindi ? mi risponde lei.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Quindi sono elefanti !</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Il Botzwana infatti, è il luogo della terra con la più alta concentrazione di elefanti, ma non solo ovviamente.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Un regno animale che vive e liberamente si sposta la dove noi, usurpatori e finti conquistatori, pensiamo di poter andare senza essere disturbati.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">I metri passano e con essi i chilometri anche se la velocità media non supera i venti chilometri all'ora.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Guadi e fango, argilla e sabbia, tronchi spezzati e arbusti, tutto pare mettersi contro noi ed il metro posto di fronte.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Una salita viscida e stretta si presenta in tutta la sua crudezza di fronte a noi, io inserisco la seconda ed accelero come se volessi sfondare il muro di paura che mi immobilizza le gambe e mi fa tremare le mani.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">La macchina si scuote sul fango viscido e tutto all'interno dell'abitacolo traballa e vibra.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ad un tratto sentiamo dal lato sinistro un urlo, quasi un ruggito, ma girando più d'istinto che per curiosità il capo, capiamo in un attimo che non si tratta di un ruggito bensì l'urlo, pieno di forza di un elefante enorme, il suo barrito.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Istintivamente cerco di accelerare ma l'argilla e la salita frenano l'ansimante procedere di jumba, il nostro fuoristrada.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Guardo negli specchietti retrovisori per capire se il gigante ci stia seguendo ma non vedo nulla sino a quando Gsella, d'impeto, mi urla frena ....frena cazzo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Di fronte a noi il resto del gruppo, bellissimi e nel contempo terrificanti nel suo essere enormi.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Un piccolo, quasi faticando a compiere i primi passi attraversa la pista.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Io fermo la macchina, preso come sono a biscotto fra il branco di fronte a me e il maschio alle mie spalle.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Non posso fare nulla se non, fare ciò che la </font><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">natura forse mi ha chiesto di fare portandomi li in quel momento, osservare.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Il gruppo protegge il cucciolo, e poi come sono arrivati se ne vanno.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Le mani tremano, le gambe sono di pietra ma occorre procedere.</span></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">E così metro dopo metro, elefante dopo elefante, osservando e cercando di respirare l'aria </font><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">di una natura che per noi è più un documentario che una giornata di vita, arriviamo dove trascorreremo la nostra notte.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Fermo il fuoristrada, come sempre tiro fuori le sedie ed il tavolo ed iniziamo a prepararci per la cena.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Siamo seduti di fianco ad un fuoco improvvisato mentre mille rumori attorno a noi fanno salire i brividi nonostante i quasi 40 gradi di temperatura.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Rifletto su quale sia in quel momento il nostro essere.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Rifletto su come si stia vivendo una vita, comunque normale nonostante dietro o di fronte a noi, nel buio della notte, magari vi sia il nostro destino nascosto dietro un cespuglio.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Rifletto sul fatto che i bagni, posti circa a cinquecento metri dal nostro fuoristrada in mezzo al bosco, abbiano l'alta tensione e dei blocchi di cemento con ferri acuminati a proteggervi l'ingresso.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Rifletto che il nostro approccio, a meno del fuoco, è del tutto simile a quello che avremmo se fossimo in un campeggio al mare in Italia, dove se va male ti punge una vespa.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Qui, se va male a pungerti è il leone......</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Ne parlo con Gisella, la quale non accenna a smettere di assaporare l'insalata di pomodori appena preparata.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Poi, mi guarda e sorridendo mi dice " preferiresti essere in Toscana ?"</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">.....abbasso il capo, sorrido anche io e, afferrando la forchetta con la </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">mano destra assaggio i pomodori del Botzwana, che non saranno sicuramente meglio di quelli toscani, ma il fatto di averli digeriti e quindi essere vivo, li rende unici.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Due metri da terra, questa è la distanza che separa me e Gisella dal suolo ora.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Siamo in tenda, chiusi dentro sul tetto del fuoristrada.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Io scrivo, lei legge e pianifica la tappa di domani.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Gli ippopotami, le giraffe, le antilopi e tutti gli animali visti oggi fanno parte del passato.</span></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Domani sarà futuro e noi viviamo per questo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Domani sarà ancora Botzwana e noi viaggeremo per questo.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Stanotte che sarà ?</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Ve lo diremo al prossimo post, il fuoco si è spento e noi dobbiamo spegenere le luci della tenda.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Il silenzio della notte sarà il sottofondo di una vita che qui non si ferma mai.</font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif"><br></font></div><div><font face="Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif">Buona notte</font></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTcw-1CaaEBLPt09GJooFukJXCU9dzW8uAd9HeWs7YAs6U7ePKJao8UIjeHGfKtVfr0xYibxdC8jAaxs3Nqtt4HGdSh2mELzPz0hs27l0FwTBSw6T-gKhuG0hqegIVV2lJ8lfRGBaqK5g/s640/blogger-image--638214007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTcw-1CaaEBLPt09GJooFukJXCU9dzW8uAd9HeWs7YAs6U7ePKJao8UIjeHGfKtVfr0xYibxdC8jAaxs3Nqtt4HGdSh2mELzPz0hs27l0FwTBSw6T-gKhuG0hqegIVV2lJ8lfRGBaqK5g/s640/blogger-image--638214007.jpg"></a></div><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjzpiq6iai6IXPYujhTwRWy3NzfbfpqOnCvCGEGE7OOXVvowifmR8xdZT-q6vGha9mW8oEprnjWSJBa8Pfyp12ZKIMdwQlywsUFEjNhyphenhyphenC0i_YdsGSbRQF_mZg0bJ89jMcwfnyroHQug2U/s640/blogger-image--1732284109.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" 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style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLE2UJME2SwLIDpkk1Ey0O7M9Uv_8VECgv-m4cMJsVpP7d95CpuXI1LxNJcqoS4zy3NoF73uZ9bz6F9HInq5AaJ_3v_YMaeXgOe1YghxFnMB9YMjDIExFqYSXVLXvBKrpFnibhjEBwkXw/s640/blogger-image-1134221431.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLE2UJME2SwLIDpkk1Ey0O7M9Uv_8VECgv-m4cMJsVpP7d95CpuXI1LxNJcqoS4zy3NoF73uZ9bz6F9HInq5AaJ_3v_YMaeXgOe1YghxFnMB9YMjDIExFqYSXVLXvBKrpFnibhjEBwkXw/s640/blogger-image-1134221431.jpg"></a></div><br></div><br></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlTlK5DPfF5Gsx1_GnfQDxXx7vmUENmcgax5CvBQ7KktCA8W7LyrOVbSbnP3pMTKHY_fjsSekuhxqrmCy5wvI09PKaiiEn5_FnQosDNth9sXaAmN4ApknO-_OYCJL4BhSQ6Bf7jK7gJWg/s640/blogger-image-716034548.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlTlK5DPfF5Gsx1_GnfQDxXx7vmUENmcgax5CvBQ7KktCA8W7LyrOVbSbnP3pMTKHY_fjsSekuhxqrmCy5wvI09PKaiiEn5_FnQosDNth9sXaAmN4ApknO-_OYCJL4BhSQ6Bf7jK7gJWg/s640/blogger-image-716034548.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZqzwk4nzmdJVmFRr95ZNAlBml55mLnmD8C511L8C8qo_aIr_JpB-29gPLvo864pZc_RNPX7V9-blREOe-u8x3oHcBpUm_0GJplD2SoDTzNLgfI84kRZWSz6vyRjmsjxubatP544skdD4/s640/blogger-image--1044075365.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtQS_j9BqwFw7OZq_IbAvAOsp49abmCUuJ88QkOS5oNNL5HbkDmvXmLgVThWB6dAdn_3ZLAJ1DM058k2uHp4O3WSQHrAQ-85M8DdsBlUQfgcbrP_CCAsIErymg6tUyNdL5XlwAC1s8w6g/s640/blogger-image--893789321.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtQS_j9BqwFw7OZq_IbAvAOsp49abmCUuJ88QkOS5oNNL5HbkDmvXmLgVThWB6dAdn_3ZLAJ1DM058k2uHp4O3WSQHrAQ-85M8DdsBlUQfgcbrP_CCAsIErymg6tUyNdL5XlwAC1s8w6g/s640/blogger-image--893789321.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFHSFF9KsT5EtwehFFNi41HfyT3aa7qwbmyjobNxPV-eUIKyKCY66Pz2YXjrNW7kasJEA0ecvcj0BwgWY-7wV-6yGbNg_JiJYcp2tVaSX6Nzw-bkXADtE5HlYhTaf0M0XoAqP2hEWOfqI/s640/blogger-image-1263044744.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFHSFF9KsT5EtwehFFNi41HfyT3aa7qwbmyjobNxPV-eUIKyKCY66Pz2YXjrNW7kasJEA0ecvcj0BwgWY-7wV-6yGbNg_JiJYcp2tVaSX6Nzw-bkXADtE5HlYhTaf0M0XoAqP2hEWOfqI/s640/blogger-image-1263044744.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEireYr3xpKLHoDdi4hwtElhQzAbznCR-U16vRpnHcSWsOkHBykWDm0PVgKHOL7KRkT8fXzESaycxU0S4s6t1Lmu32OYw5PFNoE5WgCZG7q-XgchJUcn9RfWFlkDwW86uO7MIytDwJg8U8Q/s640/blogger-image-82339916.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEireYr3xpKLHoDdi4hwtElhQzAbznCR-U16vRpnHcSWsOkHBykWDm0PVgKHOL7KRkT8fXzESaycxU0S4s6t1Lmu32OYw5PFNoE5WgCZG7q-XgchJUcn9RfWFlkDwW86uO7MIytDwJg8U8Q/s640/blogger-image-82339916.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyUqt0tey6uhBC4srpQAObYou8gowFEGv1_ztt-F-kw4pH2VWfNQWBGmbcgxYR_PQ9ovJj_HQcCR8C1Pv-J6eDomZ_LaFkDD9geTmtUKjXgNd5mkz_oRR353rDRkEoONR6rbyOzykLXnk/s640/blogger-image--322305226.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyUqt0tey6uhBC4srpQAObYou8gowFEGv1_ztt-F-kw4pH2VWfNQWBGmbcgxYR_PQ9ovJj_HQcCR8C1Pv-J6eDomZ_LaFkDD9geTmtUKjXgNd5mkz_oRR353rDRkEoONR6rbyOzykLXnk/s640/blogger-image--322305226.jpg"></a> </div></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a 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semplice trasposizione di emozione da un livello mentale ad un foglio, sebbene questo non sia più di carta ormai.</div><div>Ah si ecco, ci siamo lasciati di fronte ad una pozza dove la vita rinasce anche in luoghi remoti ed aridi.</div><div>Ed è da lì che ripartiamo, macinando chilometri come se fossero respiri, risaliamo la skeleton coast, ovvero la costa della Namibia posta ad ovest sull'atlantico e su quello che solo un mare così vivo può regalare o talvolta togliere.</div><div>La skeleton coast è famosa a causa delle forze delle sue onde che impattano su una costa inviolata dall'uomo e resa unica dal fatto di essere la fine di una immensa distesa di sabbia e dune che nasce ad est e, sinuosamente, si inabissa.</div><div>I mari di quella zona sono da sempre un'area prediletta per le creature che vivono il mondo di sotto, ovvero i pesci.</div><div>Inevitabilmente questo aspetto attira tutti coloro che degli abitanti del mondo di sotto vanno a caccia.</div><div>In primis i pescatori, i quali nel corso dei secoli hanno solcato questi mari, queste onde e su queste secche di sabbia, talvolta, si sono arenati trovando la morte.</div><div>Ma non vi è solo l'uomo a vivere di ciò che il mare offre ed oggi noi siamo qui per loro.</div><div>Nella zona di Cape Cross, vive la colonia più grande di otarie del capo.</div><div>Una famigliola di circa centomila, puzzolenti, stridenti e assonnate foche</div><div>Il periodo delle nascite avviene all'incirca fra novembre e dicembre e Gisella ed io ci troviamo catapultati in un mondo fatto di migliaia di piccole foche nere, con le loro mamme e a troneggiare su qualche scoglio i maschi dominanti.</div><div>L'olezzo è talmente forte che a stento tratteniamo i conati di vomito, ma questo non ci fa desistere e scendiamo verso il mare facendoci spazio fra queste creature atipiche per noi bipedi.</div><div>Sono sgraziate e talvolta ridicole mentre saltellano un po' strisciando con le loro zampette storte.</div><div>Diventano delle signore della danza, rapide come saette quando raggiungono l'acqua.</div><div>Stiamo insieme a loro per ore, solo noi e le otarie del capo.</div><div>Sino a quando il tempo non ci chiama e ci sussurra che dobbiamo ripartire.</div><div>Risaliamo verso nord ma spostandoci verso est, lasciando il mare e spostandoci verso il centro, caldo e affollato di altre creature per noi mitiche e misteriose.</div><div>Viaggiamo per circa seicento chilometri nel silenzio frastornante del vento di terre desertiche, percorrendo infiniti rettilenei di piste sterrate che tagliano in due distese di sabbia come un fendente lascia il segno su una tela ancora da dipingere.</div><div>Arriviamo verso sera, e qui sera significa le diciotto, presso un parco che ha come caratteristica principale quella di accogliere molti ghepardi.</div><div>Tre di loro però, sia da quando avevano una settimana, vivono come fossero gattini domestici con il loro padroni e nel contempo salvatori.</div><div>Questa coppia infatti, anni fa decise di abbandonare la vita che noi definiamo normale, per dedicarsi alla salvaguardia di questi felini.</div><div>I tre......gattini, sono lì ad aspettarci, ed il suo padrone, dopo avermi fatto togliere gli occhiali da sole in quanto potrebbero riflettere il viso del felino e far nascere in lui desideri intrinsecamente celati sotto i denti accuminati, ci invita ad accarezzarli.</div><div>Gisella, d'impeto e grazie anche alla sua proverbiale passione per i gatti, si getta su questi giganteschi mangiatori di carne e li tratta come fossero gli aristogatti, Minù e compagnia.</div><div>Io, con il cuore in gola, vengo sollecitato da Gisella ad inchinarmi e lasciarmi andare alle coccole per i gracili e affettuosi ghepardi.</div><div>La natura gli ha resi famelici ed assassini, la natura ha dato loro la capacità di uccidere senza rimorsi di coscienza. Che si tratti di antilopi, facoceri, gazzelle o uomini, loro uccidono e lo fanno per natura, non per cattiveria, quindi non li critico, anzi.</div><div>Ma da lì a sentirmi a mio agio con la lingua rasposa del ghepardo che leccandomi la mano assapora già una cenetta tipica italiana.....beh ecco questo gesto proprio sereno non mi faceva stare.</div><div>La sua lingua, il suo fiato, le sue unghie erano ad una spanna dal mio viso.</div><div>E credo, sebbene un ghepardo non sappia leggere, abbia visto nei miei occhi la scritta.....PAURA !!!</div><div>Lasciamo i gattini e ci dirigiamo poco lontano dove passeremo la notte. </div><div>Un nuovo giorno ci aspetta e dovremo attraversare un'area densa di animali la quale oggi è parco ed il suo nome è Etosha.</div><div>Il mattino da queste parti ha il fiato corto, ovvero alle ore sei siamo già in movimento ma d'altronde è anche vero che alla sera alle ore venti siamo già rinchiusi della tenda posta sul tetto del fuoristrada.</div><div>Entriamo nel parco e a poco a poco iniziamo a scorgere mille creature.</div><div>Le solite antilopi saltanti, le quali pascolano libere con il musetto chino a cercare quel poco di erba che la natura di questi luoghi regala ma con le orecchie tese ad ascoltare rumori per carpire, un millesimo prima di perire, l'arrivo di un predatore.</div><div>Da lì a poco due Iene maculate escono allo scoperto davanti al fuoristrada.</div><div>Hanno il viso crudele e la bocca sa di sangue e di carogna.</div><div>Fanno paura, sia per il fisico tozzo e muscoloso sia perché la loro mascella è fra le più forti in natura.</div><div>Il giorno trascorre fra chilometri di piste immerse in un mondo di creature fantastiche e le creature stesse.</div><div>Giraffe, scimmie, facoceri, zebre, ancora gazzelle e antilopi, rinoceronti ed ancora mille altre emozioni ci portano ad est, sino a dove siamo ora ovvero appena fuori dal parco.</div><div>La notte scende presto e con essa salgono vivi e forti i rumori della natura.</div><div>Questo post lo stavo scrivendo seduto fuori dal fuoristrada ma ad un tratto, mille rumori di animali, seguiti da qualche ruggito mi hanno fatto propendere per una posizione meno comoda ma, spero, più sicura.</div><div>Siamo entrati nella tenda e mentre Gisella rilassa le membra distesa sul suo sacco a pelo, io scrivo cercando di raccontare le esperienze di un giorno intenso.</div><div>Intenso come quello della gazzella che stasera cercherà rifugio saltando la strada e rifugiandosi dentro i cespugli di erba spinosa che qui crescono in gran quantità.</div><div>Intenso come quello della Iena che, proprio a quest'ora come tutti i predatori, avrà iniziato la sua disperata ricerca di un pasto.</div><div>Tutti fanno qualcosa per vivere e per sopravvivere.</div><div>Chi cerca disperatamente di non essere ucciso e chi cerca invece disperatamente di uccidere.</div><div>Tutti, davvero tutti, vivranno una notte indimenticabile e, solo qualcuno, domani mattina potrà raccontarla.</div><div>Sono giunto alle ultime righe del post di oggi, vorrei andare oltre, potere e saprei andare oltre per ore ma credo sia meglio spegnere la luce la quale attira attenzioni dall'esterno.</div><div>Cerco nel mio sacco a pelo il rifugio per la notte così come la gazzella nel cespuglio.</div><div>Chiudo gli occhi e lascerò che la notte viaggi veloce trasportando i miei sogni al mattino.</div><div>Domani sarà ancora avventura, sarà vita.</div><div>O per la gazzella o forse per la Iena......speriamo anche per noi.</div><div><br></div><div>Notte mondo.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6X_UuuuhSi0Oui09llyP0eAEswlC3laVguqxJxQF6MTl9PrKF-GvD_60MrYapymZAUtHJcXGMLLmjAj9vT76107vQNtVJjRk_Hu1jrj6a3KfFOf2TEbzYs276RGBHyRWcNshj13cHw78/s640/blogger-image-1267038079.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6X_UuuuhSi0Oui09llyP0eAEswlC3laVguqxJxQF6MTl9PrKF-GvD_60MrYapymZAUtHJcXGMLLmjAj9vT76107vQNtVJjRk_Hu1jrj6a3KfFOf2TEbzYs276RGBHyRWcNshj13cHw78/s640/blogger-image-1267038079.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpH9HGzWlKj0cKa6CbnB1vdYPDNNa_DB2KbUfgr10yAcWhBp3-LrNRpNBwS4cfa6Vh6Se2AFNlxuOMF1jH-xV7hjfT5UnVp078t1igy21WZnv1bP_FEGMWC8ccHnFVDVHS-Kj3csVsqc8/s640/blogger-image-878996517.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpH9HGzWlKj0cKa6CbnB1vdYPDNNa_DB2KbUfgr10yAcWhBp3-LrNRpNBwS4cfa6Vh6Se2AFNlxuOMF1jH-xV7hjfT5UnVp078t1igy21WZnv1bP_FEGMWC8ccHnFVDVHS-Kj3csVsqc8/s640/blogger-image-878996517.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsXsaZqJXjKlfkGxSdXfCbvlIGKlgVrneG6RYKvMaBlsJTYqYXtMlzCDroOtyfJ-mBMZyNfdOVN02-uTxdlVNWWx_bnfQqRpwSWjNu5PU2Aty0X9VZ7RpBEn15dRNv_ZQzKeKAkvIlRp4/s640/blogger-image-1025868086.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFsB3SEOOT4Keo6LL-wR9k3C7WoyHd8oUN0yuv7z-vbwuVbqMGGuuzA-MmIPAgB5mAv40SQGGRBqhfzTzalmC-nxbcMBXpLwMbv_lrDixyYxp-R0BkVB95GXxp5V7rWEmRa8rLxbsavG0/s640/blogger-image--1288106716.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4WwUz9hOBXeDiGNfm1sd5DxHEzSxFCwh1e_ulc-PoEEcpYpsf3C7CuCXCfXeOSLrI_xKcx0FtXsdvKvGTf5XNSxlx2-jYYe1aPAgrqal6UrHmjeziSK8jZaBXuvxWI38QbZXF0F0s7Cg/s640/blogger-image-475408250.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4WwUz9hOBXeDiGNfm1sd5DxHEzSxFCwh1e_ulc-PoEEcpYpsf3C7CuCXCfXeOSLrI_xKcx0FtXsdvKvGTf5XNSxlx2-jYYe1aPAgrqal6UrHmjeziSK8jZaBXuvxWI38QbZXF0F0s7Cg/s640/blogger-image-475408250.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinmgIHzPGBnjr2OAT_0YgLD5UjL2-Gu2rBdgduOzQmXp91IBzOzBQF9QbpGK_Lrji_7IJsgVnItg81SLcuu8pPddbcQ_djclbAByKpt2CF8bsIulscyAuBugT_OKtjQ38OmzuKJNFCSTA/s640/blogger-image-1330597962.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivCVoUciN3Jn65IH6YYQdAOXfSUBLaQZxEhDq87_xIIecyhJSOdhM-F2WXLDJRFqS4_jKwSIws6xJillLZxpnx3BWAQq8pexANeEkFfNc4wX0A8lWLjqUAsP_-1MlG5PYFWstwa8-p5bw/s640/blogger-image--1016864139.jpg"></a></div></div></div></div></div></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-73388913119723539682016-12-31T14:35:00.001+01:002016-12-31T14:35:41.349+01:00Happy new year from paradise.Gli eterni rettilinei del Sud Africa lanciano lo sguardo oltre l'orizzonte immaginario di chi, come noi, vorrebbe sempre fosse infinito.<div>In lontananza scorgiamo le bandiere di un posto di frontiera, ovvero quell'assurdo limite che l'uomo ha dato al proprio essere.</div><div>La frontiera che separa il sud Africa dalla Namibia è di fronte a noi.</div><div>Ci avviciniamo, come sempre, con grande circospezione consci del fatto che il passaggio di una frontiera è un momento delicato di un viaggio ma sopratutto consci, o forse esperienziati, da mille frontiere farlocche che ci hanno bloccato per ore se non per intere giornate in altri viaggi passati.</div><div>Fermo il fuoristrada in corrispondenza della sbarra, che nel suo essere storta, blocca comunque la pista sterrata.</div><div>Un uomo, non dico nero in senso dispregiativo, anzi.</div><div>Dico nero perché davvero nero come solo la notte africana può essere, ci si avvicina e con un perfetto inglese ci chiede i documenti.</div><div>Controlla come di consueto i nostri dati, come di consueto nuovamente si stupisce di tutti i visti ed i timbri che abbiamo sui nostri passaporti ( se sapesse che abbiamo già dovuti rifarli più volte a causa del fatto che non vi erano più pagine disponibili....... ).</div><div>Ci scruta negli occhi mentre controlla le fotografie dopodiché, si fa di colpo affettuoso, ci prende da parte e ci chiede se, essendo lui Namibiano di un paese distante circa 200 km dalla frontiere, potessimo noi dargli un passaggio a casa.</div><div>Io guardo Gisella, lei annuisce, io faccio cenno di sì con la testa e dopo neppure un minuto, me lo ritrovo seduto in auto.</div><div>Cambiato, ripulito e profumato come uno di quei deodoranti da auto che si appendono allo specchietto, si siede dietro di me, ovvero nel sedile posteriore destro.</div><div>Io ingrano la prima e parto per questo trasferimento da taxista di 200 km sterrati in mezzo al nulla, con il mio nuovo amico Jacobs seduto alle mie spalle.</div><div>Un tipo taciturno, come piace a me è come forse sono io.</div><div>Gli poniamo qualche domanda, ma ricevendo come risposta solo alcuni "yes" ed altrettanto "no" desistiamo e ci rimettiamo a parlare in Italiano.</div><div>In circa un paio d'ore arriviamo al paese che il mio nuovo amico ci aveva indicato ovvero Keetmanshoop. Scende dall'auto in tutta fretta, mi stringe la mano augurandomi buon viaggio mentre per Gisella neppure uno sguardo.</div><div>In molti luoghi della terra, purtroppo la donna continua ad essere considerata non alla stregua dell'uomo, e qui dove siamo noi è così.</div><div>Ripartiamo e ci avviciniamo poco a poco alla costa atlantica della Namibia, diretti a Luderitz ovvero una cittadina nata grazie alla forza imprenditoriale di un tedesco, di nome appunto Luderitz.</div><div>Tornerò nuovamente sul concetto di " forza imprenditoriale" fra breve...</div><div>Quest'uomo, già ricco di suo, possedeva una azienda la quale costruiva ferrovie.</div><div>Un suo povero ma diligente operaio, durante le attività di scavo, scopri una pietra strana.</div><div>La sua diligenza ed il suo senso del dovere, spinsero l'operaio a consegnare al suo datore di lavoro la pietra.</div><div>Quest'ultimo, facendola analizzare da laboratori di ricerca in Germania, scoprì che si trattava di un diamante.</div><div>Da lì, il buon Luderitz, cambio lavoro, dando vita ad una grande ricchezza grazie agli scavi ed ai successivi ritrovamenti di diamanti.</div><div>Tornando sul concetto di forza imprenditoriale.....la modificherei leggermente definendola " colpo di culo" e non voglio pensare a quel povero operaio, che se va bene, si sarà preso un aumentino....nulla al confronto con il valore del diamante.</div><div>Ora, circa mezzo secolo dopo, la città vecchia è totalmente abbandonata, mentre la città che si staglia sulla costa atlantica è viva anche se presenta in tutta la sua bellezza una stato di semi abbandono latente.</div><div>La Namibia, che da sempre la identifico mentalmente con il colore rosso acceso, si estende verso l'interno con uno dei più grandi e antichi deserti, in Namib.</div><div>Ci lasciamo il mare alle spalle e puntiamo dritti verso una delle zone più aride al mondo insieme al deserto, anch'esso visitato, dell'Atacama.</div><div>Percorriamo circa quattrocento chilometri di piste sterrate in un mare di rocce e sabbie dai colori che mutano in continuo mano a mano che ci spingiamo verso l'interno.</div><div>Il terreno, anch'esso cambia di continuo, intervellando sterrati veloci a cumuli di sabbia per poi cambiare ancore e dare origine a pozze di ghiaia che paiono inghiottire le ruote del fuoristrada.</div><div>Occorre guidare con attenzione in quanto, anche a causa della mia inesperienza, l'auto ondeggia e pare andare non dove io vorrei bensì dove la sabbia vorrebbe, ed in genere lei vorrebbe farmi andare fuori dalla pista....</div><div>Sono abituato a non distrarmi molto mentre guido la moto, la quale se vogliamo è sicuramente più complessa, ma non nascondo che di tanto in tanto vorrei poterlo fare.</div><div>Gisella invece, dotata di super tecnologia di tutti i tipi, passa da una delle tante telecamere che abbiamo con noi ad una delle altrettanto tante macchine fotografiche.</div><div>Fissa ed immortala ogni anfratto, cercando di centrare l'obiettivo mentre il fuoristrada salta e si scompone come fosse imbizzarrito.</div><div>Scorgiamo in lontananza il rossore delle famose dune, le stesse per le quali ci siamo spinti sino a qui.</div><div>La strada diventa improvvisamente asfaltata regalando a noi ed alle nostra ossa scekerate dai continui sobbalzi del terreno ( in gergo dicesi toluè ondulè ) una cinquantina di chilometri di pace e relax.</div><div>Così come nato però muore, ed improvvisamente l'asfalto scompare lasciando spazio a sabbia, solo sabbia ovunque.</div><div>Poco male, dico io ho il 4WD...</div><div>Mi lancio nella sabbia come un bimbo al primo giorno delle vacanze al mare.</div><div>I primi chilometri mi sento come un professionista dell'off road.</div><div>Lo spessore della sabbia aumenta e con esso diminuisce il mio senso di onnipotenza.</div><div>Il fuoristrada, anche sotto il peso della cellula dentro la quale non solo dormiamo, ma vi sono stipate bombole per il gas, doppi serbatoi del gasolio, un serbatoio per l'acqua, due ruote di scorta, un sollevatore che da solo pesa quanto me e altri mille accessori, il fuoristrada dicevo rallenta e nello spazio di un metro appena sprofonda nella sabbia incandescente del Namib.</div><div>Provo ad inserire le ridotte, cerco disperatamente di uscirne ma ogni tentativo non fa altro che peggiorare la situazione rendendo il fuoristrada sempre più simile ad un mezzo strisciante e facendo definitivamente svanire in me ogni senso di sicurezza.</div><div>Scendo dall'auto sconsolato, guardo le ruote praticamente ingoiate dalla sabbia e incrocio lo sguardo di Gisella la quale, pur non mollando mai, si vede già a camminare per ore nel deserto, sotto un sole ardente.</div><div>Come sempre, come successe nel deserto in Tunisia, mi prendo quella manciata di secondi per riflettere.</div><div>Fra i vari accessori in dotazione al fuoristrada ci sono anche due piastre apposite da collocare sotto le ruote nel caso ci si insabbi.</div><div>Sto per incunearmi nella cellula per prenderle quando sentiamo il rumore di un motore.</div><div>Un altro fuoristrada sta arrivando, alla guida c'è un uomo di colore, scopriremo dopo essere un locale che accompagnava dei turisti.</div><div>Lui percorre la pista a destra, mentre io ero a sinistra e forse questo è stato il mio errore, peccato che qui si guidi a sinistra ed io, ligio come sempre alle regole.............le rispettavo anche in mezzo al deserto.</div><div>Si ferma, mi si avvicina, entra nell'abitacolo e controlla che il turista bianco avesse inserito le ridotte.</div><div>Dopodiché mi fa segno di salire alla guida, lui appoggia le sue enormi manone sul cofano, mi dice di accelerare e con una spinta ciclopica mi spinge fuori dalla situazione.</div><div>Il resto del viaggio sino alle dune ?......vi chiederete voi ....</div><div>Ebbene si, mi urta dirlo ma è la verità, siamo saliti sul fuoristrada del muscoloso Namibiano.</div><div>Le dune, il deserto, questo immenso mare di sabbia che pare essere un oceano infuocato privo di vita e di senso, ebbene come sempre, come in altre mille occasioni ci ruba lo sguardo, l'anima ed il cuore.</div><div>Non si vive in questi luoghi, o meglio noi non siamo in grado di farlo.</div><div>Eppure la vita esiste anche qui, anche dove il sole arde di giorno ed il freddo immobilizza la notte.</div><div>Ci guardiamo a vicenda, spesso senza parlare perché ci si rende conto che in luoghi del genere ogni frase sarebbe inopportuna.</div><div>Quando il caldo diventa davvero infernale, lasciamo le dune e scendiamo verso quello che millenni fa era un lago.</div><div>Li alcuni alberi fossili sono gli attori di un palcoscenico e di un musical che racconta la storia senza essersi dovuto inventare un copione.</div><div>Il vento spazza i capelli di chi li ha, gli occhi lacrimano e le labbra si seccano.</div><div>Rientriamo al fuoristrada, ormai so dove ho sbagliato e salgo su di esso con voglia di riscatto.</div><div>Controllo di avere le quattro ruote motrici inserite, ingrano la prima marcia ed insieme a Gisella usciamo dal mare di sabbia diretti al campo poco lontano.</div><div>Passiamo la notte in quel luogo Gisella ed io, accampati ad un nulla dalle dune rosse che poco prima quasi non ci rapivano davvero.</div><div>Sono le ore 15 del 31 di dicembre.</div><div>Con i 40.4 gradi dell'aria esterna la gola fatica a deglutire e si seccano gli occhi.</div><div>Ci pensano però le lacrime a bagnarli, quelle salate gocce di rugiada umana che sgorgano nell'essere qui ora.</div><div>Il fuoristrada giace silente di fianco a noi, riposa su uno strato soffice di sabbia che pare talco.</div><div>Noi, seduti fuori a goderci il vento caldo di un pomeriggio nel deserto del Namib, siamo a circa 20 metri da una pozza d'acqua.</div><div>Per noi, europei, occidentali, donne e uomini dal palato fine e dalla capacità disumana di non sapere cosa sia il vero valore della vita, per noi una pozza d'acqua non rappresenta pressoché nulla.</div><div>Qui, in questi luoghi, una pozza d'acqua è il centro del mondo.</div><div>Mentre scrivo, d'innanzi a noi sono già transitate zebre, oryx, giraffe e mille sorti di antilopi.</div><div>Noi siam qui pronti a festeggiare il nostro capo d'anno, così, nella semplicitá di essere liberi, senza vincoli di orario o di menù.</div><div>Un fuoco acceso per tenere lontano gli animali più aggressivi, un paio di uova, tre pomodori, una cipolla ed una bottiglia di vino sud africano con la quale brinderemo all'anno nuovo ben prima che quest'ultimo giunga. Per le 20 infatti, saremo a letto, perché a quell'ora i ragni e le mille forme striscianti della Namibia inizia a vivere.</div><div>Voi direte, poveretti questi due...</div><div>Noi diciamo, poveretti tutti coloro che stasera spenderanno cifre da capogiro per un cenone, mangiando male, prendendo freddo, dovendo sorridere per forza perché il contesto lo richiede.</div><div>Poveretti coloro che dovranno per forza attendere che la mezzanotte sia scoccata per chiudere gli occhi e sognare il domani.</div><div>Noi siamo qui, da soli ma con tutto ciò che in fondo è parte di un nostro sogno.</div><div>Un sogno che, come tutti i sogni, nasce e si incunea dentro di noi.</div><div>Farlo diventare realtà è cosa ben più complessa, occorre per esempio saper immaginare di vivere diversamente cose che, da sempre, abbiamo vissuto in altra forma.</div><div>Auguriamo buon anno a tutti i sognatori, a tutti i viaggiatori, anche quelli che viaggiano solo con la mente, perché proprio per loro nutro grande rispetto.</div><div>Viaggiare sempre, anche se con gli occhi chiusi, immaginare di essere altrove, immaginare di poter respirare venti lontani, osservare sguardi sconosciuti o forse solo il nero, talvolta spaventoso di una notte africana, questo......questo non è sognare....è ciò che stiamo vivendo....nel contempo si, è un sogno.</div><div><br></div><div>Buon anno a tutti.</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiKWS5ySkxNFqakFLZsly7N4CFzeWeKj2sNfIDFxNtHk8qHfzkBe92fFcGEFs7HUpe4RWRFhA3_8rqWo8Z3qLRcyKRw_wQPWsl9eVJpVIPwvzwIB4BUC8cn0dGMdGAbmzX4d5goWbRgg/s640/blogger-image-1173622883.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiKWS5ySkxNFqakFLZsly7N4CFzeWeKj2sNfIDFxNtHk8qHfzkBe92fFcGEFs7HUpe4RWRFhA3_8rqWo8Z3qLRcyKRw_wQPWsl9eVJpVIPwvzwIB4BUC8cn0dGMdGAbmzX4d5goWbRgg/s640/blogger-image-1173622883.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN69nRMbMUf1oXyj2wn9-Tz4VORzp6NI14r9uvw6SrFQnstvZWm_x4oaxd5ZUjJSd28aHWtPGm_8-A953uAhlvoef4WVZ5MhlYZ-QU20hwle7w61KXLH5Rcvd9Q21Jq7diNA09bvwmtpg/s640/blogger-image--1465555641.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN69nRMbMUf1oXyj2wn9-Tz4VORzp6NI14r9uvw6SrFQnstvZWm_x4oaxd5ZUjJSd28aHWtPGm_8-A953uAhlvoef4WVZ5MhlYZ-QU20hwle7w61KXLH5Rcvd9Q21Jq7diNA09bvwmtpg/s640/blogger-image--1465555641.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdkMyZBsfbH0OqZIVjIw8F6qnQEX1_rj0aLZI_Nt_031VK4EgajOUfCl_iWWQoKaG064XBMG8qTJPHuV19zRX3zWNjz9TRhrXTe3gn36UHLoRTJviTjiYS5ZKkHKYIQQKc80dFjtNycTA/s640/blogger-image--139185310.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdkMyZBsfbH0OqZIVjIw8F6qnQEX1_rj0aLZI_Nt_031VK4EgajOUfCl_iWWQoKaG064XBMG8qTJPHuV19zRX3zWNjz9TRhrXTe3gn36UHLoRTJviTjiYS5ZKkHKYIQQKc80dFjtNycTA/s640/blogger-image--139185310.jpg"></a></div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDMCY0f94MBA_CJgptS9s6RpIjenl94WcRV3VPHC5dzhzJWJDqq-xx3j3rOIW7a3-LM6uHDiUTgybWp5P_cgR0BwC83iWPlm2G41dCP-XnEhPTiciqhTuNhi5vkJyIMug-zghYw21MwrU/s640/blogger-image--163698770.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDMCY0f94MBA_CJgptS9s6RpIjenl94WcRV3VPHC5dzhzJWJDqq-xx3j3rOIW7a3-LM6uHDiUTgybWp5P_cgR0BwC83iWPlm2G41dCP-XnEhPTiciqhTuNhi5vkJyIMug-zghYw21MwrU/s640/blogger-image--163698770.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBIlzp-aE4po0rdntPGkdFuinYCmB1YKlebkA6JV3y6XXneQ6dNTavbka9jwIFSeg378e4t6xkdRcoNVffqFaohn_vnH5gO62G4Ay9MxWNi-YpYPlat-xEtwPFWq6JZKbnfHReVNza-2k/s640/blogger-image--752128501.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBIlzp-aE4po0rdntPGkdFuinYCmB1YKlebkA6JV3y6XXneQ6dNTavbka9jwIFSeg378e4t6xkdRcoNVffqFaohn_vnH5gO62G4Ay9MxWNi-YpYPlat-xEtwPFWq6JZKbnfHReVNza-2k/s640/blogger-image--752128501.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivpYskhlhTQbGTkslJ2LIyW0F1qZeIIQKn9_ZMYpanQlEZnrWyIdjZ6zZIBGGhFroE3SAKa-AchSlEK_g94hCwsgbBoBcbCVJCvxbmpMpMIsSQWD0H9N5BHK7o9JgRX6vHgDNXY8punPw/s640/blogger-image-1987472249.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivpYskhlhTQbGTkslJ2LIyW0F1qZeIIQKn9_ZMYpanQlEZnrWyIdjZ6zZIBGGhFroE3SAKa-AchSlEK_g94hCwsgbBoBcbCVJCvxbmpMpMIsSQWD0H9N5BHK7o9JgRX6vHgDNXY8punPw/s640/blogger-image-1987472249.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDWNjrxk5m2OMw-1RGotmuVwgXjcR0H6EAA9nTP-HTKmwKi7j48yTX4UmwJlMxBFgywY1vCEkZOO2sRLqb8zw4lsP6qKweAJOfsmK5581y0xKcdrHvccgcbPp4G7m7KpZK71WEW_G9JE/s640/blogger-image-1062065066.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDWNjrxk5m2OMw-1RGotmuVwgXjcR0H6EAA9nTP-HTKmwKi7j48yTX4UmwJlMxBFgywY1vCEkZOO2sRLqb8zw4lsP6qKweAJOfsmK5581y0xKcdrHvccgcbPp4G7m7KpZK71WEW_G9JE/s640/blogger-image-1062065066.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVqN-lHDRQDQq_uSo3a22z4w99aKI8FcE8s_XdrwVhTPOqerFtlgIhYEOiTJS1Up2sE_3b4CUqZUljibZPIQ1ZVuNYOwB8MTNBGK2gbIgo2XgsN_gwCLgblOE8uJFu8tnTf3LAtzAj2-g/s640/blogger-image-577435807.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVqN-lHDRQDQq_uSo3a22z4w99aKI8FcE8s_XdrwVhTPOqerFtlgIhYEOiTJS1Up2sE_3b4CUqZUljibZPIQ1ZVuNYOwB8MTNBGK2gbIgo2XgsN_gwCLgblOE8uJFu8tnTf3LAtzAj2-g/s640/blogger-image-577435807.jpg"></a></div><br></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9DyzUGbUcXK3k2GGVQy-jfu6PO8YV1pg480BDKYX9iyBBFMzvw_7ScGTT5t9iLNSx_HSvuDUWrQo6hvjS2XAPG6mo1DWPvv1p01KWN8qRmFI3b8Ub3ahigMRyuRHzc-x0ArehWmWongs/s640/blogger-image-1094050436.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; 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margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqKBWc2PMJpJHHyR2YG3Nh_rOkbFQvBs39sH7JCa3duYo5iqjv1O-oJp6wm47QFOxYidWZQgSHt74Nk5cttDpNYrt4fnx0rUURJVG4RRl_JCXjYe56in_KgohtUc5DUQfFZGW8wmSK7no/s640/blogger-image--946340466.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJejRz3vp94iFoLnGN78SUtwUetcsXmaSYgt9fNHswlNyXob-ngSEI5UjD41tRyQ7UahyR6aapHdfvaO1nS7feY9cvdVYwGgd-ZizqZ9HvEWxGUefoUfqaeQj9iSG3slD9lt2N549XWk/s640/blogger-image--245426257.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJejRz3vp94iFoLnGN78SUtwUetcsXmaSYgt9fNHswlNyXob-ngSEI5UjD41tRyQ7UahyR6aapHdfvaO1nS7feY9cvdVYwGgd-ZizqZ9HvEWxGUefoUfqaeQj9iSG3slD9lt2N549XWk/s640/blogger-image--245426257.jpg"></a></div><br></div><br></div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-71010343736326373132016-12-31T14:34:00.001+01:002016-12-31T14:34:02.655+01:00Un solo colore, quello del mondo28 Dicembre 2016, ore 20 in Italia, le 21 qui in Sud Africa.<div>Siamo seduti fuori Gisella ed io, il fuoristrada è alle nostre spalle, si suda tanto fa caldo con i suoi 33 gradi la serata non sembra regalare il fresco necessario per ritemprarsi dopo la lunga giornata.</div><div>Abbiamo le gambe sollevate da terra così da evitare contantti indesiderati con abitanti del luogo.</div><div>Qui siamo a casa loro e dobbiamo rispettare questo concetto, ribandendolo mille volte nelle nostre menti, tante quante sono le loro zampette che muovendosi ad una velocità supersonica rendono questi enormi grissini neri veloci come saette. Si tratta dei millepiedi giganti, simili a grissini neri e lucidi, non proprio carini come un gattino, ma pur sempre creati per una ragione.</div><div>Siamo qui, noi due, seduti sotto un mare di stelle che pare volerci cadere addosso ogni volta solleviamo la testa. Siamo qui, nel buio di una notte africana, accampati nel parco di Khalagadhi, un crocevia di piste sterrate che si affaccia sulla parte ovest del sud Africa, incrociando i venti della vicina Namibia e sfiorando i cieli della notte nera del Botswana.</div><div>Non ci siamo arrivati per caso in questo luogo remoto.</div><div>Gisella ed io abbiamo volato per ventiquattro, lunghe ed interminabili ore sui cieli di mezzo mondo.</div><div>Non mi piace volare.</div><div>Non per la paura di morire, che tanto so bene essere la cosa più inutile che si possa fare.</div><div>Non mi piace sorvolare un mondo quando invece potrei viaggiarvi sopra percorrendolo.</div><div>Non mi piace lasciare che il tempo acceleri lasciando dietro,alle mie spalle solo una scia bianca in cielo.</div><div>Vorrei poterla depositare in terra e essere io l'artefice di quella scia.</div><div>Ma a volte, a causa del poco tempo a disposizione, questo mondo accelerato che ci farà morire prima di essere riusciti a vivere davvero, ci costringe a rincorrere il tempo e talvolta a superarlo.</div><div>Siamo partiti il 26 alle 4 di mattina da casa, ed ora come se fosse stato un battito di ciglia, ho il mondo alle mie spalle.</div><div>Ho lasciato il ghiaccio del mattino di Torino ancora intonso sul vetro della mia auto ed ora, come se un sogno mi avesse trasportato lontano, sono in maniche corte a scrivere il blog sotto un soffitto di stelle.</div><div>Vivo e viviamo tutto l'anno per poter sognare.</div><div>Lasciamo che la nostra vita sfugga via dalle mani, giorno dopo giorno tutto l'anno solo per poi sollevare il capo in una notte Africana e scorgere quell'universo da sogno che qualcuno ha creato e che noi non sappiamo, o forse non possiamo, neppure più osservare.</div><div>Il tempo sembra sempre mancarci, la vita di tutti i giorni ti imprigiona come una moderna e tecnologica sabbia mobile.</div><div>Ti inghiotte, tu sprofondi, sotto migliaia di mail, messaggi, telefonate.</div><div>Tutto è di colpo sempre urgente, tutto sembra presagire una imminente fine del mondo.</div><div>Poi......scorri le pagine di un atlante reale, e scopri che la vita è tutt'altra cosa.</div><div>La vita talvolta è un sorso di acqua.</div><div>La vita può essere quella pozza in mezzo al deserto che da vita a sua volta ad altri esseri, e tu da questi ultimi ricavi per te qualcosa per vedere un domani.</div><div>La vita è un sorriso di una persona mai vista prima e, con buone probabilità, ma vista neppure in futuro.</div><div>La ma vita, dalla quale non posso comunque scollegarmi ancora, è una finzione quotidiana, una incoerente scena di una fiction che va in onda tutti i giorni lavorativi dal lunedì al venerdì.</div><div>Per poi, solo allora, consentirmi di indossare quegli abiti che davvero fanno parte di me e mi fanno sentire vivo, ovvero il poco, quel nulla che in questi luoghi remoti ancora da di umanità.</div><div>Arrivare qui, confrontarsi con la povertà di un mondo che è stato in grado di vivere, sopravvivere e diventare grande nonostante non abbiano pressoché nulla, mi fa sentire piccolo, molto piccolo.</div><div>Vorrei potermi mettere in gioco come loro per comprendere se io, nato in questi luoghi anziché nel ricco e agiato mondo moderno, sarei stato in grado di superare i loro ostacoli.</div><div>La discriminazione razziale ad esempio.</div><div>Quanto orgoglio, quanta determinazione credo si debba avere per continuare a camminare a testa alta quando, tutti attorno a te, ti deridono e ti reputano inferiore.</div><div>Quanta forza di spirito, quanta forza in generale devono aver avuto queste donne e questi uomini.</div><div>È mattina, arriviamo in una cittadina sulla strada che porta al luogo dove ora ci troviamo.</div><div>Pensiamo a cosa ceneremo e Gisella scorge un negozio sulla strada.</div><div>La coda delle persone arriva sino sul mairciapiede.</div><div>Lei mi guarda e mi dice di fermare il fuoristrada.</div><div>Scende dalla nostra Jumba e con piglio sereno ma fiero si dirige verso il negozio dove non vi è l'ombra di un bianco neppure a pagarlo.</div><div>Io scendo dall'auto, il sole caldo del mattino brucia la testa.</div><div>Passo le mani nei pochi capelli rimasti ed in quel momento mi ritorna in mente che, prima di partire, ho scordato il consueto taglio del pelo che ogni due settimane eseguo autonomamente.</div><div>Sul marciapiede di fronte una serie di bancarelle luride e malconcie sembrano fare al caso mio.</div><div>Un lenzuolo dipinto come le bombolette di vernice raffigura una serie di teste di uomini con tagli di capelli differenti.</div><div>Alcuni ragazzi dentro le baracche hanno collegato dei rasoi ad alcune batterie di auto, e con essi tagliano i capelli ai locali.</div><div>Li osservo, e mi chiedo quanta forza e quanta dedizione occorra avere per spingersi sia a mettere su bottega su un marciapiede, sia a fermarsi in essa per farsi radere.</div><div>Nel nostro mondo, fatto di lustrini e di " maison " di alta moda, una cosa del genere sarebbe tabù.</div><div>Io vivo nel nostro mondo dove se non hai un nome non sei nessuno, ma ogni volta che vedo quel nessuno sento un gran desiderio di andare a chiedere il suo nome.</div><div>Trascorrono circa dieci minuti, Gisella rientra dal negozietto con due buste di nylon nelle mani. Si avvicina al fuoristrada, mi cerca con lo sguardo e non mi trova.</div><div>Poi allunga il campo visivo dall'altra parte della strada e mi scorge laggiù, seduto dentro ad una di quelle baracche, tutti neri salvo uno, io.</div><div>Attraversa la strada e mi si avvicina.</div><div>Io sono seduto con indosso uno strofinaccio stupendamente lercio come le baracche stesse.</div><div>Un uomo nero come la notte ma con un uno sguardo luminoso come il sole sta terminando di tagliarmi i capelli.</div><div>Osserva Gisella che esterrefatta si avvicina e chinando il capo entra nella baracca.</div><div>Le sorride.</div><div>Gisella lo saluta e poi, quasi a rimproverarmi della marachella mi dice: scommetto che li avevi talmente lunghi che ti cadevano negli occhi.</div><div>Io sorrido, e l'uomo solare mi chiede cosa lei <span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">abbia detto.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Io lo guardo mentre egli mi allunga un frammento di specchio rotto così che io mi possa specchiare e verificare se il lavoro sia stato fatto bene.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Mentre mi specchio, seriamente gli rispondo " mia moglie vorrebbe farsi tagliare i capelli da te"</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Gisella scappa, lui ride, io lo abbraccio ricambiando il sorriso.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Non chiederci perché viaggiamo, la risposta potrebbe essere più disarmante di quanto voi vi possiate aspettare.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Viaggiamo per abbracciare un qualcuno come noi. </span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Viaggiamo per aprire le nostre menti nel cancellare il concetto di diversità.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Viaggiamo perché conoscere volti nuovi rende ricchi più di quanto un ricco volto possa fare.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Viaggiamo perché è ciò che più desideriamo, pensando a quanto sarebbe ancora piu grande il mondo se tutti avessimo l'umiltà di sorridere ad un volto mai visto.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Domani viaggeremo ancora, se il destino vorra' saremo in Namibia.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">E se se la tecnologia lo vorrà, pubblicheremo questo post.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Se una delle due cose dette prima non vorrà, sarà stato bello lo stesso, io il mio barbiere di fiducia l'ho trovato......ora tocca a Gisella.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Buona notte mondo, buona notte a tutti i leoni, le giraffe, le gazzelle, le antilopi ed i mille coglioni che conosco, i quali, vivendo una vita fatta di apparenze, non leggeranno mai questo post è quindi, non avrò mai la paura di aver offeso qualcuno.</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Roaaaarrrrrr</span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVXAlMBoxe-0gJR_-g5hdo9X_OotNHKu87ZttW-X2Nib350xuYNnNoyV7Xl6mnw2bShZzIqK9fGOxQQBvsljJNeBg1LeJ1dxNOqQByqvHP-S6DYaugsGz5W945w9uCKVlkK90i93WqI5I/s640/blogger-image-1188005512.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVXAlMBoxe-0gJR_-g5hdo9X_OotNHKu87ZttW-X2Nib350xuYNnNoyV7Xl6mnw2bShZzIqK9fGOxQQBvsljJNeBg1LeJ1dxNOqQByqvHP-S6DYaugsGz5W945w9uCKVlkK90i93WqI5I/s640/blogger-image-1188005512.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMqUsZ9SLO0UqcKdMuInb2WCvwFKP_lhTX3wbDHqvEiWwDZLq3iezPQrgSrPvUCxFpeYgE9t0AsfOIYEG3u45Q3uMDMVmfew-DUXNThK67ZTRCoSJXiDn-wTTTyfjb-X0OP86qyF_f2yM/s640/blogger-image-573680933.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMqUsZ9SLO0UqcKdMuInb2WCvwFKP_lhTX3wbDHqvEiWwDZLq3iezPQrgSrPvUCxFpeYgE9t0AsfOIYEG3u45Q3uMDMVmfew-DUXNThK67ZTRCoSJXiDn-wTTTyfjb-X0OP86qyF_f2yM/s640/blogger-image-573680933.jpg"></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiixDkwEUy0nOgRd-bv4vIFbZJGiLM5ULPExoBO_DEJAMnS5x_meS69q5YaOXJxpA9EEyTJKVjA8IgFBgxHfUQ5MBTmcp5GGhNirr1yxmThrer1qBuvsSAGQ05_9izGUNElDGNWEtwu140/s640/blogger-image-71118975.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiixDkwEUy0nOgRd-bv4vIFbZJGiLM5ULPExoBO_DEJAMnS5x_meS69q5YaOXJxpA9EEyTJKVjA8IgFBgxHfUQ5MBTmcp5GGhNirr1yxmThrer1qBuvsSAGQ05_9izGUNElDGNWEtwu140/s640/blogger-image-71118975.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDN1WDzne5TnNBTp7pBOT5YLPwYD5JxXW9xAmq2MGYVsuLsA9hi4aYCxuLiwYJfvCdpdQJiC5NqKHFB7uEZAIgt61ArT3Q4w3uWLr2C_blBqRlzflBY-fL1FDQiExaskw3G9ZXsGkemU0/s640/blogger-image-1408779362.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDN1WDzne5TnNBTp7pBOT5YLPwYD5JxXW9xAmq2MGYVsuLsA9hi4aYCxuLiwYJfvCdpdQJiC5NqKHFB7uEZAIgt61ArT3Q4w3uWLr2C_blBqRlzflBY-fL1FDQiExaskw3G9ZXsGkemU0/s640/blogger-image-1408779362.jpg"></a></div><br></div></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtIBgApOiM-djY0bMu43NBST4IODR-1J46b9W5WvPYRbLTqTMZbLqotGSaweOsbHXmiCTattk_S4G2DPBPIh98gjjE7Uc4rVcokiPg6djnfkTCyYTYJGGsK_4VUzcMB9ONh8EGOXl4rAc/s640/blogger-image-1425146386.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtIBgApOiM-djY0bMu43NBST4IODR-1J46b9W5WvPYRbLTqTMZbLqotGSaweOsbHXmiCTattk_S4G2DPBPIh98gjjE7Uc4rVcokiPg6djnfkTCyYTYJGGsK_4VUzcMB9ONh8EGOXl4rAc/s640/blogger-image-1425146386.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMKqBUdYvQtw3VquMftQVvh6UmIUejt2vFdnJZNKwKEJrafdHBi2eUZyFiuaibqbS3nXySqUuvwqxA9dvGBEv3DkIx90TLIMWSfG9IJuCsS_ACiWZU0MMj6vTDOOQXo6w1pJ_jtDred7M/s640/blogger-image--1003095845.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMKqBUdYvQtw3VquMftQVvh6UmIUejt2vFdnJZNKwKEJrafdHBi2eUZyFiuaibqbS3nXySqUuvwqxA9dvGBEv3DkIx90TLIMWSfG9IJuCsS_ACiWZU0MMj6vTDOOQXo6w1pJ_jtDred7M/s640/blogger-image--1003095845.jpg"></a></div><br></div><div class="separator" style="clear: both;"><br></div><br></div><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><span style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"><br></span></div><div><br></div><div><br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-44294440649933933742016-12-23T11:41:00.004+01:002016-12-23T18:57:53.281+01:00Il mio presepeQuando ero piccino, credo un pò come tutti i bambini, arrivava questo periodo ed io mi sentivo come se stessi vivendo in una favola.<br>
Il mio presepe veniva a crearsi qualche settimana prima del Natale. <br>
Prendeva il posto di alcuni libri posti su una mensola affissa al muro della stanza dove io dormivo.<br>
Lo potevo osservare quando andavo a letto e mi immedesimavo in esso.<br>
La capanna costruita con una corteccia d'albero, l'erba rigorosamente finta la quale impediva alle pecorelle di stare in equilibrio tant'è che ogni giorno dovevano essere risollevate.<br>
Le montagne dietro la capanna, modellate con la carta pesta e sulle quali, casette in legno con dentro luci intermittenti, brillavano rilasciando luce dalle piccole finestre.<br>
Io stavo lì, al calduccio sotto le coperte, appoggiato di lato sul mio cuscino e guardavo quel piccolo mondo nato sulla mensola.<br>
Immaginavo di essere uno di quei pastorelli che scendevano dalle montagne di carta pesta portando con se l'agnellino a spalle.<br>
Immaginavo e mi chiedevo come fosse il presepe in altri luoghi del mondo. <div>Se il bambino posto nella culla fosse ovunque come il mio, ovvero biondo e di carnagione chiara, quasi lattiginosa, come la mia.<br>
Tutto questo, capitava circa quarantacinque anni fà......<br>
Detto così sembra sia passata una vita.<br>
Invece, per fortuna, è ancora tutto così !<br>
Non ho più la mensola, non ho più la mia cameretta, sopratutto non ho più cinque anni.....ma quel mondo da sogno, continuo a vederlo e a volte, viverlo.<br>
Le mie domande su come sia fatto quel bimbo altrove, sono ancora lì nella mia mente come tarli nel legno.<br>
Ma forse, fra pochi giorni, darò risposte alle mie domande.<br>
Stiamo per partire !<br>
Non è stato facile, per chi come noi è abituato a partire in moto avendo a disposizione poco spazio disponibile, riempire le due enormi valigie che da settimane viaggiano in casa da un punto all'altro delle stanze.<br>
Avevamo programmato un intero weekend per la preparazione dei bagagli pensando di impiegare molto tempo.<br>
In realtà alle ore 10 del sabato mattina avevamo già finito.<br>
E come se non bastasse....le valigie sono praticamente vuote.<br>
Poco male mi dice Gisella, avremo più spazio per deporre le cose che troveremo in Africa.<br>
C'è un lungo elenco di desideri e desiderati che Gisella avrebbe piacere di portarsi a casa da questo viaggio.<br>
A partire da un cucciolo di Leopardo, ma va bene anche un cucciolo di Leone, al più un cucciolo di Iena Ridens.....<br>
Per passare poi da cose forse meno critiche, come rami arsi dal sole Africano, sabbie raccolte in luoghi lontani, pietre che raccontano la storia di un paradiso ma che in realtà sono residui d'inferno e tutto ciò che in qualche misura possa farci sentire l'emozione di un viaggio quando, in futuro, le affereremo e <br>
le porteremo vicino al cuore.<br>
Non è stato neppure facile decidere cosa portarsi in termini di abbigliamento.<br>
Fuori dalla finestra di casa osservavo la mia auto parcheggiata poco lontano. Il tetto di color nero era in realtà biaco a causa di uno strato di ghiaccio che per tutto il giorno non ha dato segni di cedimento.<br>
La mente avrebbe voluto spingere le braccia ad afferrare maglie pesanti, giacche e pantaloni coprenti.<br>
Ma dove andremo le temperature sono di 40° C e occorre spingere la mente laggiù, sforzandosi di immaginare, sforzandosi di sudare e boccheggiare.<br>
Così, con una maglietta a maniche corte ed una giacchetta primaverile, lunedì 26 alle ore 4 del mattino usciremo di casa.<br>
E sempre così, grazie alla fisica ed alla spinta che l'aria genera dal basso verso l'alto, partiremo.<br>
Tradotto, decolleremo con l'aereo.<br>
Se la fisica non deciderà di cambiare e sperando che tutti i fisici del mondo non abbiamo sparato cazzate sino ad ora, il mattino successivo attereremo a Johannesburg.<br>
Ci sposteremo in taxi sino a dove, finalmente incontreremo Jumba la nostra compagna di viaggio, ed in quel momento, solo allora il viaggio avrà inizio.<br>
Tutto il resto, ogni istante, sarà da scoprire e da vivere.<br>
Tutto il resto, non sappiamo come sarà e neppure vogliamo saperlo ora, al limite come per il presepe possiamo immaginarlo.<br>
Lanciamo nello spazio un pensiero a tutti, donne e uomini della terra.<br>
E' un pensiero semplice, quasi scontato, ma credetemi....tutto ciò che all'apparenza pare scontato, in realtà è ciò di cui avremmo davvero bisogno.<br>
Un pensiero di tolleranza e apertura ma sopratutto di pace.<br>
Ne sono piene le bocche di tutti, ne sono pieni gli smartphones di messaggini di pace, ne sono pieni i pacchi sotto l'albero ma poi....alla fine...chi davvero ci crede ?<br>
Proviamoci, una volta per tutte, proviamo a non dirlo ma a farlo.<br>
Spingiamoci oltre il nostro io, guardiamo attraverso le sbarre della prigione che, involontariamente ci creiamo per sfuggire alle paure di un mondo esterno.<br>
Non lasciamo che gli altri siano solo gli altri. <br>
Proviamo a farvi parte, di essere anche noi parte degli altri.<br>
Scordiamoci lo specchio a casa, così da non vedere chi davvero siamo. Uilizziamo gli altri come specchio, osserviamo loro, questi sconosciuti, questi diversi.<br>
Scrutiamoli, analizziamone non solo le loro gesta, cerchiamo di comprendere le loro sofferenze, i loro desideri.<br>
Fermiamoci un attimo, cancelliamo la parola "io" dal vocabolario e sostituiamola con la parola "noi".<br>
Apriamo gli occhi e scopriremo che quel presepe sarà sceso dalla mensola diventando il nostro mondo.<br>
Auguri a tutti.<br>
Gisella e Gianni<br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5DgEGSVIpXHMCyVpvZ5QcwrY0Jg6vAIr8UxYiMq-LIX-b77dr6RS2YYDmd2uBbB_U5d73jC8P6kAenKin21zJ88M6hWWd0xaKRJ35n62_uCWWZuw_cGRj_vLCj6ENx4oxKqBHLKDbsAk/s1600/image1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5DgEGSVIpXHMCyVpvZ5QcwrY0Jg6vAIr8UxYiMq-LIX-b77dr6RS2YYDmd2uBbB_U5d73jC8P6kAenKin21zJ88M6hWWd0xaKRJ35n62_uCWWZuw_cGRj_vLCj6ENx4oxKqBHLKDbsAk/s1600/image1.JPG"></a></div>
<br></div>Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6498746474196895277.post-4515723773028328642016-11-16T12:32:00.001+01:002016-11-16T23:30:31.806+01:00Africa - Il richiamo della foresta<span style="font-family: arial;">Mi affaccio alla
finestra del quarto piano di questo hotel dove alloggio spesso quando sono in
trasferta per lavoro.</span><br>
<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"></span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Ormai conosco
meglio ogni angolo di questa stanza di quanto conosca casa mia.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">È mattina e come
sempre mi alzo dal letto grazie alla sola spinta che un nuovo giorno mi dà.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Scosto le tende
dalla finestra e lancio lo sguardo la fuori, cercando uno stimolo per vestirmi
e scendere.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Il viale che
passa sotto l’hotel ha l’aspetto di un qualcosa di morto, di inerme.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Le foglie degli
alberi ormai giacciono in terra creando un tappeto di marciume color ruggine.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">La nebbia,
miscelata con lo smog delle mille auto che trasportano anime tristi verso il
loro ufficio altrettanto triste, crea una cortina grigia che di certo non
invoglia la bocca a generare un sorriso.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Abbasso il capo,
indietreggio e mi dirigo in bagno dove uno specchio enorme mi accoglie.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Rivedo me stesso
e risento dentro di me le parole che scrissi come chiusura di un viaggio in
Mongolia. </span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Consigliavo di
sorridere sempre, soprattutto a me stesso, in quanto per un gesto così
semplice, mille ragioni vi saranno di certo e mille altri progetti che il
futuro ha in serbo per noi cancelleranno in un attimo quella nebbia, quel color
ruggine diventerà nuovamente color smeraldo in un solo istante e la natura
tornerà ad essere viva come mai prima d’ora.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Appoggio le mani
al lavabo, avvicino il mio viso allo specchio sino ad appoggiare il naso su di
esso. Vedo la mia immagine riflessa direttamente dentro alle pupille degli occhi,
così vicini e tondi da sembrare il nostro mondo visto dall’alto.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Cerco in essi un
qualcosa e lo trovo nell’immaginario di un sogno.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Sorrido ed
allontanandomi dallo specchio mi parlo </span></span></div><div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">“ giusto Gianni, hai ragione. Fra poco
si parte sorridi ! “</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Sarà passato
Natale da poche ore e noi partiremo ancora. </span></span></div><div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Una volta ancora, cercando di
tramutare un sogno, una lettura, una fotografia in un ricordo che rimarrà sotto
la nostra pelle per sempre.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Partiremo il 26
di Dicembre e voleremo a Sud, laggiù dove le foglie non sono color ruggine e
dove la natura non dorme.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Raggiungeremo il
Sud Africa per poi viaggiare lungo esso sino alla Namibia e poi ancora il Botswana.
</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Un viaggio che
abbiamo in mente da molto tempo, un viaggio per il quale abbiamo atteso che la
nebbia riempisse i polmoni e gli occhi di chi si affaccia alla finestra
Italiana così da avere, laggiù, l’estate Africana.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Un viaggio che
avrei voluto fare in moto, come sempre e solo in moto. Ma per una serie di
ragioni mi sono dovuto arrendere e la moto questa volta non verrà, resterà a
casa custode della nebbia e del freddo.</span></span></div><div style="margin: 6pt 0cm;"><span style="font-family: arial;">Purtroppo in
molti luoghi che noi visiteremo, con la moto non puoi andare, non ti fanno
accedere. </span></div><div style="margin: 6pt 0cm;"><span style="font-family: arial;">Mi sono a lungo domandato se fosse giusto privarci di immagini
uniche, emozioni e sensazioni indescrivibili solo a causa della mia
cocciutaggine e devozione alla moto.</span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Mi sono anche confrontato
con me stesso, con la voglia che avrei di visitare luoghi dove mai e poi mai la
moto potrebbe seguirmi.</span></span><span style="font-family: arial;"> I deserti di ghiaccio del Polo Nord, il mondo sommerso
degli oceani e la loro brulicante vita oppure, oppure più semplicemente i
parchi del Sud Africa.</span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Andremo in
fuoristrada, abbandonando momentaneamente le due ruote per far posto alle meno
amate quattro. Ma vivremo quell’esperienza cercando di essere parte di quel
mondo in tutto e per tutto. Il nostro mezzo sarà dotato di maggiolina, ovvero
una tenda posta sul tetto. Avremo serbatoi aggiuntivi di carburante e di acqua.
Avremo scorte di cibo per non dover dipendere da altri. Esattamente la stessa
configurazione mentale e metodologica di quando ci spostiamo in moto,
semplicemente un po’ più comodi….</span></span></div><div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";"> Diciamo che per questo sogno, viaggiamo in BUSINESS
CLASS…..</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Un po’ di
amarezza però c’è.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Mi sento un po’ come
chi tradisce il proprio credo.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Mi sento come un
Vegano che si mangia una bistecca al ristorante Fiorentino.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Nonostante questo
però, non vorrei un giorno morire come quel Vegano che non seppe mai quanto era
buona la bistecca del ristorante Fiorentino.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Noi partiremo e
questo è il perché del mio sorriso stamane davanti allo specchio triste di un
hotel triste.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Cercheremo di
vivere ogni istante di quel viaggio che da tempo immaginiamo rendendolo il
pensiero bello a cui penso un istante prima di lasciare che i miei occhi si
chiudano alla sera.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Cercheremo di
viverlo e per quanto possibile farlo vivere a chi seguirà questo blog.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Cercheremo di
raccontarlo, ma con discrezione, con estrema delicatezza, come fosse una cosa
fragile, un qualcosa di prezioso.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Ed è proprio così
infatti, mai come oggi il nostro mondo lo è stato. E mai come oggi il nostro
mondo avrebbe bisogno di amici.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Vivremo quel
periodo in punta di piedi senza correre, sussurrando senza urlare, osservando
senza carpire. Faremo di tutto affinché quel luogo e chi lo abita non si
accorga di noi e soprattutto non debba mai ricordarsi del nostro passaggio.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";">Noi saremo là,
inseguendo il richiamo della foresta, noi tre… Gisella, io e la nostra nuova
amica Jumba.</span></span></div>
<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";"><br></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="margin: 6pt 0cm;">
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "arial";"><br></span></span></div>
Gianni e Gisellahttp://www.blogger.com/profile/07270018811726435824noreply@blogger.com0